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BASTA CON LA ZONA !


Under 13 e Under 14



Le norme per i campionati Under 14 e 13 prevedono due
novità: l'obbligo di difesa individuale e il divieto di usare raddoppi
difensivi (tattica invece consentita nella scorsa stagione).
Pur nel rispetto della libertà personale, s’invitano pertanto
tutti i tecnici che allenano giocatori del ‘95 e ‘96 - a riflettere
su questo aspetto.

... segue ...


Il primo dicembre scorso il Responsabile Tecnico
Beppe Carbone, il C.N.A., il C.I.A. e la Commissione
Tecnica regionali hanno diramato una nota congiunta,
rivolta a tutti gli allenatori (con un occhio di riguardo
a quelli Under 13 e 14), in cui si chiedeva maggior
rispetto del normative in vigore e della crescita progressiva
dei giovani atleti.
«La nota comune nasce da una proposta della Commissione
Tecnica Regionale ed è stata subito condivisa
da tutti i firmatari. L'obbiettivo è di sensibilizzare
maggiormente la nostra categoria al rispetto delle
regole. In pratica un codice deontologico che porti
tutti a un comportamento di collaborazione, rispetto
delle regole e lealtà sportiva. Dopo si può anche discutere
in altra sede sulla validità o meno delle linee
guida, ma, visto che ci sono, è corretto applicarle
senza troppe furbizie che purtroppo ancora si vedono.
La questione che spesso sconvolge è quella di
subire queste violazioni-interpretazioni in campo, e
quando si fanno notare al collega queste scorrettezze
si viene anche accusati, durante e dopo la partita,
di non conoscere il gioco».
In tutto questo i ragazzi, che sono i primi attori di
questo splendido sport, diventano al contrario strumenti
dell'ego dell'istruttore - allenatore al quale piace
insegnare una pallacanestro senior ai propri giovani
istruendoli come tali dimenticando tutti i dettagli.
Quindi questa nota vuole sottolineare l'interesse comune
di un maggiore rispetto delle regole del gioco
precisando anche l'obbiettivo fondamentale per queste
due annate U13 e U 14: il miglioramento individuale
del giovane, dandogli strumenti appropriati per
interpretare questo gioco con il massimo delle conoscenze
tecniche in relazione all'età.
Gli fa eco il presidente del C.N.A. Piemonte, Roberto
Chieppa: «Non vogliamo assolutamente privare ogni
tecnico di giocare come meglio crede, né avere
squadre che giocano tutte allo stesso modo, ma alcuni
paletti devono necessariamente essere messi.

Molti allenatori, pur di portare a casa i due
punti, usano stratagemmi, mascherano la
zona, o fanno giochi di prestigio con blocchi,
contro‐blocchi e raddoppi: tutte iniziative
ben al di là della preparazioni di chi
dirige gli incontri. Ci sono piovute lamentele
sulle difficoltà che i mini-arbitri hanno
a gestire situazioni simili: usare la zona e
gli altri accorgimenti carica i mini-arbitri,
che sono nel contempo anche minigiocatori,
di responsabilità troppo grandi».
A chi chiede lumi sul valore stringente o
meno della nota, Chieppa risponde: «Non
vogliamo costringere nessuno, ma le norme
sono chiare e vietano certe cose.
L’intenzione era quella di far prendere coscienza
a tutti coloro che seguono queste
due categorie affinché abbiamo sempre il massimo
rispetto dell’unico principio motore dell’attività giovanile
che è il rispetto della crescita graduale dei ragazzi.
Non che il risultato non sia importante, va bene
pensare di portare a casa le vittorie: ma non ad ogni
costo, dagli adulti ci si aspetta maggiore coerenza e
riflessione».

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